COMUNICATO
STAMPA
Estate
calda
sul “Campus University Of Surrey”, con la Mostra Personale
del
Maestro Giuseppe
CICCIA
dal titolo “METAMORFOSI
DEL SEGNO”.
Il
vernissage sarà lunedì 8 agosto 2016 alle ore 18 – L'esposizione
si
protrarrà per tutto il mese.
La
Mostra è organizzata dalla “Lewis Elton Gallery” e curata da
Luciano
Cassara e Nigel Taylor.
Saranno
presentate oltre 45 opere, quasi tutte inedite, realizzate
appositamente per questa occasione.
Luciano
Cassara scrive fra l'altro: “...Nell'osservare l'opera di Ciccia si
percepisce la liberazione dal tradizionale modo di realizzare un
dipinto.
L'Arte di Ciccia non si può definire un semplice gesto per
attuare un
movimento, un segno, bensì è un qualcosa che si sprigiona dall'intimo, un
atto di elevazione verso un'intuizione espressionistica-informale, con
l'intesa del gesto immediato...”.
movimento, un segno, bensì è un qualcosa che si sprigiona dall'intimo, un
atto di elevazione verso un'intuizione espressionistica-informale, con
l'intesa del gesto immediato...”.
Giuseppe
Ciccia partecipa sin dal 1963 ai grandi Movimenti dell'Arte
Contemporanea, dalla Pop-Art all'Arte Povera e svariate sono le sue
performances che coinvolgono il pubblico, in quanto diviene oltre che
spettatore parte integrante dell'opera.
Contemporanea, dalla Pop-Art all'Arte Povera e svariate sono le sue
performances che coinvolgono il pubblico, in quanto diviene oltre che
spettatore parte integrante dell'opera.
Sue
opere sono collocate in spazi pubblici, musei civici e istituti
religiosi.
Di
Giuseppe Ciccia ha ben descritto il Professore Architetto
Francesco Gurrieri su “MEMORIAeDIVENIRE” monografia dei 50 anni
dell'attività artistica del Maestro: “...Certo è che fin d'allora – lo aveva in
parte notato
Dino Pasquali – sembrano fissarsi quelle coordinate culturali di
“Espressionismo astratto” che, arricchite dalla vasta e
consolidata esperienza fiorentina, lo porteranno ad un singolare
sincretismo.
Questa dei debiti culturali con l'espressionismo astratto è una traccia
feconda che lo accompagna ancor oggi; ad esempio, il riferimento a
Franz Kline, vale non solo per la pittura, ma soprattutto per le doti di
disegnatore
e per le sue tele bianco/nero che ci riportano a giganteschi ideogrammi
cinesi; Robert Goldwater, a proposito di quelle opere, disse
come di una "registrazione spontanea e senza ritocchi di uno stato d'animo
impulsivo,
annotato con rare confidenti pennellate”, che è quanto di più preciso possa
attagliarsi a Giuseppe Ciccia.
Francesco Gurrieri su “MEMORIAeDIVENIRE” monografia dei 50 anni
dell'attività artistica del Maestro: “...Certo è che fin d'allora – lo aveva in
parte notato
Dino Pasquali – sembrano fissarsi quelle coordinate culturali di
“Espressionismo astratto” che, arricchite dalla vasta e
consolidata esperienza fiorentina, lo porteranno ad un singolare
sincretismo.
Questa dei debiti culturali con l'espressionismo astratto è una traccia
feconda che lo accompagna ancor oggi; ad esempio, il riferimento a
Franz Kline, vale non solo per la pittura, ma soprattutto per le doti di
disegnatore
e per le sue tele bianco/nero che ci riportano a giganteschi ideogrammi
cinesi; Robert Goldwater, a proposito di quelle opere, disse
come di una "registrazione spontanea e senza ritocchi di uno stato d'animo
impulsivo,
annotato con rare confidenti pennellate”, che è quanto di più preciso possa
attagliarsi a Giuseppe Ciccia.
Altro modello – soprattutto per la serie “vibrazioni” - è quello di Kooning
(“Two woman with stille life”, per esempio o “Door in the River”)
implementato da influenze di Hartung, almeno per quanto pertiene
l'Astrattismo Europeo (si ricordi che il termine “Arte informale” si
impiegò per indicare che la pittura aveva ormai abbracciato l'idea di
assenza di forma”.
Ma lo screening per Ciccia dovrebbe poter continuare soprattutto, per
qualche vicinanza contemporanea con Cecily Brown (Gagosian, New York,
1999; in Flash Art, n. 222/2000 o anche con Michelk Majerus, Berlino
1999).
Né è da trascurare il “decorativismo onirico” di “Mental Maps”
ove straniamento/alienazione/disorientamento sono una delle spinte
maggiori...” - (Francesco Gurrieri)
--
Nessun commento:
Posta un commento