lunedì 8 agosto 2016

METAMORFOSI DEL SEGNO - SURREY LONDRA 2016







 









COMUNICATO STAMPA








Estate calda sul “Campus University Of Surrey”, con la Mostra Personale

 
del Maestro Giuseppe CICCIA dal titolo “METAMORFOSI DEL SEGNO”.

Il vernissage sarà lunedì 8 agosto 2016 alle ore 18 – L'esposizione si
 
protrarrà per tutto il mese.

La Mostra è organizzata dalla “Lewis Elton Gallery” e curata da Luciano
 
Cassara e Nigel Taylor.
 

Saranno presentate oltre 45 opere, quasi tutte inedite, realizzate
 
appositamente per questa occasione.


Luciano Cassara scrive fra l'altro: “...Nell'osservare l'opera di Ciccia si
 
percepisce la liberazione dal tradizionale modo di realizzare un dipinto.
 
L'Arte di Ciccia non si può definire un semplice gesto per attuare un

movimento, un segno, bensì è un qualcosa che si sprigiona dall'intimo, un

atto di elevazione verso un'intuizione espressionistica-informale, con

l'intesa del gesto immediato...”.

Giuseppe Ciccia partecipa sin dal 1963 ai grandi Movimenti dell'Arte

Contemporanea, dalla Pop-Art all'Arte Povera e svariate sono le sue

performances che coinvolgono il pubblico, in quanto diviene oltre che

spettatore parte integrante dell'opera.

 

Sue opere sono collocate in spazi pubblici, musei civici e istituti religiosi.

 

Di Giuseppe Ciccia ha ben descritto il Professore Architetto


Francesco Gurrieri su “MEMORIAeDIVENIRE” monografia dei 50 anni



dell'attività artistica del Maestro: “...Certo è che fin d'allora – lo aveva in



 parte notato


Dino Pasquali – sembrano fissarsi quelle coordinate culturali di


“Espressionismo astratto” che, arricchite dalla vasta e


consolidata esperienza fiorentina, lo porteranno ad un singolare


sincretismo.



Questa  dei debiti culturali con l'espressionismo astratto è una traccia




feconda che lo accompagna ancor oggi; ad esempio, il riferimento a


 

Franz Kline, vale non solo per la pittura, ma soprattutto per le doti di




disegnatore




e per le sue tele bianco/nero che ci riportano a giganteschi ideogrammi


cinesi; Robert Goldwater, a proposito di quelle opere, disse




come di una "registrazione spontanea e senza ritocchi di uno stato d'animo


impulsivo,


annotato con rare confidenti pennellate”, che è quanto di più preciso possa



attagliarsi a Giuseppe Ciccia.

 
Altro modello – soprattutto per la serie “vibrazioni” - è quello di Kooning


(“Two woman with stille life”, per esempio o “Door in the River”)


implementato da influenze di Hartung, almeno per quanto pertiene


l'Astrattismo Europeo (si ricordi che il termine “Arte informale” si


impiegò per indicare che la pittura aveva ormai abbracciato l'idea di


assenza di forma”.


Ma lo screening per Ciccia dovrebbe poter continuare soprattutto, per


qualche vicinanza contemporanea con Cecily Brown (Gagosian, New York,


1999; in Flash Art, n. 222/2000 o anche con Michelk Majerus, Berlino


1999).


Né è da trascurare il “decorativismo onirico” di “Mental Maps”



 ove straniamento/alienazione/disorientamento sono una delle spinte


maggiori...” - (Francesco Gurrieri)





--
 




 




 
 
 
 










 

Nessun commento:

Posta un commento